Dal 2002 guardiamo al futuro anticipando i tempi. MADE Expo non esisteva ancora, in tanti del settore ricorderanno il rinomato SAIE di Bologna dove Alias fa il suo debutto nel 2003. Comunicare l’innovazione è importante tanto quanto l’innovazione stessa e investire in uno stand, imponente e futuristico, rappresenta un’ulteriore sfida per Alias. La determinazione non manca e l’ispirazione arriva grazie alla fondamentale collaborazione con l’architetto Roberto Tortelotti. L’architetto Tortelotti ha una visione ad ampio spettro delle tematiche legate alla progettualità e all’abitare, è specializzato in interior design ed arte multimediale e affianca Alias sin dai primissimi passi. Suo è anche il layout dell’allestimento degli uffici di Settima di Gossolengo, ambienti disegnati ed arredati con gusto e funzionalità, ancora oggi ampiamente utilizzati. La sinergia tra il dott. Vaccari e l’architetto Tortelotti si consolida ulteriormente con l’incarico di studiare i primissimi strumenti di comunicazione aziendale e di prodotto, indispensabili per divulgare le tante peculiarità che differenziano e contraddistinguono le porte blindate “Made in Piacenza” dalla concorrenza. In parallelo a dépliant e brochure Tortelotti si dedica anche alla progettazione del primo stand fieristico. Si tratta di debuttare in serie A, la missione è chiara e sfidante: una nuova azienda, un nuovo brand, un nuovo concept di porte blindate. Bisogna cercare di emergere tra gli allora colossi del settore. Ed è proprio alla fiera di Bologna che compare ufficialmente per la prima volta il sinuoso marchio bianco e rosso di Alias (i colori sono quelli della città di Piacenza, l’ideazione originaria del logo è a cura dello studio Adami&Bongiorno Creative). Il grande stand progettato da Roberto irrompe sulla scena e cattura immediatamente l’attenzione di clienti ed operatori, italiani ed esteri. Le innovative porte blindate fanno il loro ingresso sul mercato, arrivano i primi consistenti ordini ed è subito un successo.
Creare pannelli accattivanti e qualitativamente validi, destinati a durare nel tempo e a resistere alle mode passeggere, era il compito principale assegnato all’architetto Tortelotti ma l’impegno più arduo fu quello di trasmettere e comunicare tutti i valori celati all’interno delle porte Alias. Molti aspetti tecnici e sostanziali non erano facili né immediati da trasmettere.
L’ispirazione di Tortelotti deriva dalle sue pregresse esperienze nell’industrial design (Calligaris, Porada, Glas) ma anche dall’armonia della natura, come nel caso della collezione evergreen “Cactus”: la prima porta blindata a vetro con cornice decorativa coprente, forse la preferita dell’architetto piacentino. Oppure le intuizioni nascevano da stimoli ed ideali di bellezza riconducibili ai grandi classici dell’architettura e dell’arte figurativa. Nelle collezioni Alias c’era ampio spazio per sperimentare ma sempre garantendo proporzioni assolutamente armoniche e un design mai banale. Un tratto troppo ardito della matita rischiava di sovrapporsi agli ambienti compromettendone l’integrazione nei vari contesti, l’inserimento di una porta blindata in una villa, un ufficio o un hotel doveva invece avvenire con garbo e misura. Le porte Alias esprimono carattere senza peccare di prepotenza riuscendo così ad adattarsi alle necessità dei più esigenti designers ed architetti.
Nella prima decade degli anni duemila ci sono state anche interessanti incursioni stilistiche nella moda come le porte impreziosite con decori Swarowski, cristalli di grande tendenza, talvolta pezzi unici e collezioni tematiche realizzate con elementi che hanno segnato un’epoca di particolare fervore creativo.
Sempre in quegli anni, dalla prolifica vena creativa dell’architetto Tortelotti, fluiscono i concept e le idee di design che ancora oggi contraddistinguono la produzione di molte porte firmate Alias. Bellezza e sicurezza devono trovare il giusto equilibrio, l’allora gusto imperante si limitava a porte massicce e impersonali, all’occhio molto più affini ad un contesto di fabbri ed artigianato pesante – anche un po’ datato – che non di moderna industria di design. La nuova cifra stilistica e di sostanza proposta al mercato da Alias guarda invece al futuro. Nascono così i primi esemplari di porte blindate di design in grado di coniugare stile, ricerca, materiali, soluzioni tecniche utili e innovative. Tutto questo garantendo sempre eccellenti performance in materia di installazione, sicurezza, manutenzione, comfort acustico e durata.
Onda, Mouse, Mood, Cactus, Nine, Map e Oval seguiti poi da Linea, Planar e Inout sono tra le collezioni più riuscite di Tortelotti e tra queste troviamo ancora oggi pannelli ever-green. Oppure modelli multimediali come PAIS e ancora QUADRANTE con i suoi decori personalizzati. In tempi più recenti molto apprezzati anche LISTEN e CARGO come anche METROPOLITAN, CARTOON, GIPSY e MARBLE. Tutte texture, modanature, fresature e decorazioni materiche concepite sempre con una raffinata poetica stilistica e una fedele coerenza progettuale in grado di unire gli abienti (interni-interni o interni-esterni) con grande fluidità.
Lo stesso showroom e gli ambienti lavorativi all’interno dei quali si trova la parte direzionale ed amministrativa di Alias è ricca di citazioni artistiche, dipinti, installazioni e sculture che accompagnano il lavoro quotidiano dei vari reparti. Negli anni l’azienda è infatti cresciuta rapidamente ampliandosi in maniera organica nelle aree limitrofe in prossimità del primo insediamento. Sempre a Settima di Gossolengo sorgono nel giro di pochi anni nuovi stabilimenti, capannoni, magazzini, uffici tecnici, aree dedicate alla ricerca, a testing e allo sviluppo di nuovi prodotti e al miglioramento delle collezioni esistenti. Oggi Alias si presenta come un’azienda-quartiere le cui tante insegne sono ben visibili dalla statale che collega la logistica alle principali arterie autostradali e ferroviarie.
Ma siamo solo all’inizio, ancora nei primi anni ’10 e tante altre sfide attendono Alias, progettare e costruire porte blindate di eccellenza è un’impresa che deve rinnovarsi mese dopo mese, esattamente come le stagioni che si susseguono anche le imprese devono essere in grado di evolversi innovando e consolidando, integrando tecnologia e bellezza estetica.
Proseguiremo quindi questo racconto nel corso delle prossime settimane, incontreremo altri architetti, tecnici e designer e se vorrete seguirci sarà per noi di Alias un grande piacere condividere con clienti, collaboratori e fornitori tutti i passaggi che hanno portato la nostra azienda ad essere uno dei player primari del settore porte blindate.
E grazie a tutti coloro che hanno condiviso con noi questo percorso o parte di esso, ci risentiamo presto con altre puntate di “Alias20”.
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